Venezia
poesia
Venezia bambola dormiente
vestita d’oro e porcellana.
Le braccia tese, a oriente – lacrime d’avorio –
melodia sacrilega in musica
suonata d’istinto – romanza ardita –
ritmico remeggiare di ieri – batte le note del tempo.
Piovono foglie di rame – incantevole preludio
di viaggio – drappeggi di seta scarlatta
adagiati su ceneri di piombo. Oblio.
Sospesi nell’effimero notturno – è di anime turbate il passo –
s’avviano in processione muta i misteri.
Venezia. Bambola di sale, assopita… Sogna.
Testo: Copyright © 2003 Francesco Barazza. Tutti i diritti riservati. È severamente vietata la riproduzione, divulgazione e stampa della presente opera, in toto o in parte, senza l’autorizzazione dell’autore.
Fotografia: Copyright © 2015 Francesco Barazza. Tutti i diritti riservati. È severamente vietata la riproduzione, divulgazione e stampa della presente opera, in toto o in parte, senza l’autorizzazione dell’autore.