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“Una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta”
Socrate


Nuvole

[…] Rifugiai nella solitudine, dove fui tentato e vinto dalle meraviglie della conoscenza. A lei ho dedicato i miei anni più belli, gli anni, per intenderci, che avrei dovuto vivere nella spensieratezza e che invece ho trascorso consumando pagine e pagine di sapere, ad affinare il pensiero e a torturarmi l’anima […]

Venezia

Venezia, bambola dormiente – vestita d’oro e porcellana. Le braccia tese, a oriente […]

Gli “Slanci” di Anna

[…] Con uno slancio verso l’alto, spingono il presente a mitigare il momento mediante un suono, un’immagine, uno scambio, un’istante di tenerezza che in quel frangente potrebbe cambiare ogni prospettiva. E lo slancio, quello slancio verso la vita cui tutti siamo per natura attratti, è magistralmente rappresentato dalle sculture di Anna, che ad Anna appartengono…

Nel tempio del tempo

[…] Nel tempio dissacrato dal potere – anarchia abiurata nel timore di un distacco prematuro – semino petali di poesia sgualcita – la mia, la sua, la loro. Poesia lorda d’intelletto e d’anima […]

Il melograno

[…] Tutto faceva supporre a un luogo fantastico, a una dimora incantata, come se parte di un’abitazione del mondo delle favole avesse sfruttato una fenditura nel tempo, l’avesse in qualche modo penetrata e fosse apparsa nella nostra dimensione, quella della realtà per come la conosciamo noi: ordinata e precisa. Statica e noiosa. […]

Nel giorno dell’eclissi

[…] Su rotte mai tracciate naviga l’ignaro – milite proscritto a tradimento da infida ideologia – ed è fallace desiderio di approdare a verità, l’ultimo tormento – l’incubo mordace, sodale di ogni sonno – e ancora torpida, dondola su ignoti abissi la bronzea polena greca […]

L’amanuense di Cesena

Claudicante il passo del vecchio amanuense – rintocco di strada è nell’aria – del pensiero arenato su alacri mani d’oro, è memoria – sospiri trattenuti […]

Il cielo di Giovanni

Quella notte il cielo scrisse ancora. Con fulgide stelle e punteggiatura di nuvole zingare, riempì di parole semplici un candido foglio di notte. Giovanni, letto il messaggio, spalancò la finestra, si sistemò sul lettone con un’enorme coperta sulle spalle e iniziò a conversare teneramente con la magica volta. Lo faceva quasi ogni sera, prima di…

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  • KLARA E IL SOLE | Kazuo Ishiguro

    EINAUDI | 269 PAGINE | 19,50€

    Seduta in vetrina sotto i raggi gentili del sole, Klara osserva il mondo di fuori e aspetta di essere acquistata e portata a casa. Promette di dedicare tutti i suoi straordinari talenti di androide B2 al piccolo amico che la sceglierà. Gli terrà compagnia, lo proteggerà dalla malattia e dalla tristezza, e affronterà per lui’ l’insidia più grande: imparare tutte le mille stanze del suo cuore umano.

    Kazuo Ishiguro, 66 anni, scrittore britannico di origine giapponese, torna in libreria con un nuovo romanzo; il primo, dopo il conferimento del Premio Nobel per la letteratura nel 2017. “Klara e il sole” (Einaudi), in un certo senso, riprende l’esplorazione della complessa dimensione umana, scandagliandola da un punto di vista apparentemente freddo e distante, quello per l’appunto di Klara, un androide di ultima generazione, che dalla vetrina di un negozio, osserva il mondo in attesa di essere acquistata. Attraverso gli occhi retinati di Klara, Ishiguro ci regala una toccante riflessione sul valore dell’amore, sulle complicate dinamiche del cuore, sovente incomprensibili e sulle delusioni. “Klara e il sole” riprende quindi alcune delle tematiche care all’autore, in parte affrontate in “Non lasciarmi”, opera visionaria di sconvolgente bellezza, pubblicata nel 2005 e inserita dal Time tra i cento migliori capolavori letterari in lingua inglese del novecento.